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Gli Asparagi, una verdura dalle tante proprietà benefiche.

asparagi

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Gli asparagi e le loro proprietà

Gli asparagi appartengono alla famiglia delle Liliacee, una famiglia molto grande che comprende circa 1.600 specie botaniche.
Tra queste troviamo diverse specie conosciute in fitoterapia per le loro proprietà curative, quali l’aglio (Allium sativum), l’aloe (Aloe socotrina),
la convallaria (Convallaria majalis) e il pungitopo (Ruscus aculeatus).
I fitocomplessi appartenenti a questa famiglia contengono una grande quantità di eterosidi solforati e oli essenziali (cioè zolfo).
Questi fitocomplessi a livello terapeutico si traducono in un’azione antinfiammatoria, cardiotonica, ipotensiva, espettorante, diuretica, antidiabetica e antiparassitaria.
L’asparago inoltre contiene anche saponine, polifenoli e elevate quantità di minerali, soprattutto potassio.
Minerali che fanno di lui uno strumento molto valido nell’impiego contro i problemi di ritenzione idrica, grazie alla sua eccellente azione diuretica.

Altre proprietà dell’asparago

Noto nella medicina popolare come drenante renale, epatico e bronchiale, ma anche come antinfiammatorio della milza.

Per questo motivo era di largo utilizzo il famoso sciroppo diuretico alle cinque radici, molto usato fino ad alcuni anni fa, costituito da finocchio, rusco, prezzemolo, sedano selvatico e, appunto, asparago.
L’asparago inoltre apporta poche calorie, e non trova pertanto controindicazioni specifiche in caso di sovrappeso e obesità.

L’acido urico

Ma i pregi dell’asparago, si scontrano con l’elevato apporto di acidi urici, che rischiano di aggravare, qualora siano già presenti, alcuni disturbi, quali la gotta, le cistiti, le prostatiti, le calcolosi renali, l’osteoartrite e altre malattie osteoarticolari.
Gli acidi urici, prodotti dalla decomposizione di alcune sostanze (nominate “purine” e presenti in molti alimenti quali fegato, rognone, cuore, aringa, sgombro e acciuga), possono indurre una acidificazione metabolica che, secondo alcuni autori, costituirebbe il terreno ideale per l’insorgenza di numerosi disturbi.
Allo scopo pertanto di evitare di incorrere in spiacevoli effetti collaterali (causati appunto dall’eccessivo accumulo di urati), sarà buona norma evitare di eccedere nel consumo di asparagi, e assicurarsi nel contempo una adeguata e variata alimentazione ricca in magnesio e vitamina C.

La parola alla nostra dietista

La nostra Dietista Sabrina Zorzato di Anima e Mente Ambulatorio Dietistico ci dà un consiglio importante, per gli intolleranti al nichel e soprattutto all’acido acetilsalicilico.
Gli asparagi apportano quantità relativamente basse di nichel, ma piuttosto significative di acido acetilsalicilico.
Occorrerà tenerne conto in una eventuale dieta a rotazione qualora al Test di intolleranze alimentari si evidenziassero reattività a questi due gruppi.

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