A novembre arrivano i primi freddi e le brine mattutine, le ore di luce si riducono drasticamente e tutta la natura animale e vegetale si prepara a entrare in una fase di letargo e quiescenza.
Inizia anche per noi un periodo di introspezione, ascolto e riposo.
In questo mese il concetto di unโenergia in ciclica e perenne trasformazione si esprime al meglio e, non a caso, allโinizio di novembre cade il Capodanno celtico, in cui il caldo mondo dei vivi e il gelido aldilร entrano in comunione tra loro a sottolineare il cerchio indissolubile dellโesistere.
Anche il nostro organismo necessita di cure e attenzioni: in particolare il sistema nervoso e lโepidermide, la nostra pelle, esposta ai primi freddi e soggetta a stress, secchezza e arrossamenti.
Legumi e semi per dare tono al sistema nervoso
Con lโarrivo del freddo e del buio le foglie perdono il corpo cellulosico lasciando trasparire la loro nervatura, la cui forma รจ simile al reticolo nervoso; in effetti รจ proprio in questo periodo che tutto il nostro sistema nervoso si trova maggiormente esposto
a cali psichici, stanchezza e malinconia.
Ecco perchรฉ a novembre servono alimenti โconcretiโ come i legumi, ricchi di minerali e vitamine.
In particolare sono indicate la carruba, ricca di proteine, tannini, mucillagini e utile per regolarizzare lโintestino, e le lenticchie, ricchissime di potassio e fosforo.
Le lenticchie sono molto piรน digeribili di altri legumi e si rivelano preziose anche in caso di anemia, in quanto contengono un alto tasso di vitamine del gruppo B.
Per combattere la stanchezza e migliorare lโumore puรฒ essere utile integrare la propria dieta anche con la radice di rodiola rosea che, oltre ad aumentare le capacitร di attenzione e memoria, incrementa i livelli cerebrali di serotonina e beta-endorfine, riducendo la fame nervosa e migliorando la qualitร del sonno.
Per infondere energia e combattere i cali di libido, si consiglia invece di assumere al massimo 2 o 3 cucchiai di fiocchi di maca in aggiunta al latte di riso o di soia.
Questa pianta, che appartiene alla famiglia delle Crocifere e cresce sulle montagne andine attorno ai 4000 metri, รจ infatti ricchissima di proteine, aminoacidi essenziali, ferro manganese, zinco, calcio e fosforo.
Fonte: Mensile Terra Nuova