La primavera, come tutti sanno, porta con sé grandi cambiamenti climatici: aria più calda, giornate più lunghe, fioritura e quindi colori diversi, profumi, e così via.
Tutto questo, ed in particolare le variazioni di temperatura e di luminosità, incidono, dal punto di vista psico-biologico, sui livelli di serotonina e melatonina prodotte dall’organismo.
Questi ormoni influenzano sonno e umore e possono quindi determinare più insonnia e irritabilità, la cosiddetta “depressione primaverile“.
Oltre a queste cause di natura fisica/organica c’è anche un altro motivo, di ordine psicologico e più complessivo.
In primavera il clima diviene instabile, un giorno c’è il sole e fa caldo e il giorno seguente piove e fa freddo.
Tutto questo mette a dura prova l’equilibrio degli individui, che deve riadattarsi continuamente a condizioni che mutano.
E’ stato, infatti, evidenziato che la carenza di ferro, zinco e selenio può influire negativamente sulla depressione.
Il ferro è contenuto principalmente nella crusca di grano, nelle frattaglie, ma anche nelle cozze.
Lo zinco è contenuto in carni, uova, pesce, latte e derivati, cereali; sembra sia coinvolto nel modulare la trasmissione degli impulsi e che agisca come neurotrasmettitore.
La sua carenza provoca disturbi dell’umore.
Il selenio sembra essere un elemento molto importante nelle funzioni cerebrali, infatti in stati carenziali il cervello trattiene il selenio a spese di altri organi.
Gli alimenti più ricchi di selenio sono le frattaglie e i pesci, seguono carni e cereali e prodotti lattiero caseari.
La frutta e le verdure presentano un contenuto variabile in rapporto al terreno di coltivazione, ma comunque basso.
Anche una carenza di acido folico può provocare disturbi dell’umore.
In primavera è, quindi, importante che questa vitamina sia presente nella nostra dieta.
L’acido folico si trova in abbondanza in alcuni alimenti come le verdure a foglia verde (spinaci, broccoli, asparagi, lattuga), le arance, i legumi, i cereali, frutta come limoni, kiwi, fragole e nel fegato.
Il processo di cottura però distrugge la grande maggioranza di folato presente nei cibi.
Anche la vitamina C pare avere un ruolo importante nel modulare gli sbalzi d’umore.
Questa sostanza è largamente diffusa negli alimenti di origine vegetale; particolarmente ricchi sono gli agrumi, i kiwi, i peperoni, i pomodori e gli ortaggi a foglia verde.
In conclusione è importante adottare una dieta variata e ricca dei colori e dei profumi della natura, privilegiando gli alimenti di stagione e senza mai rinunciare alla frutta ed alla verdura.
La sana attività fisica, oltre a facilitare la “missione forma perfetta” può essere un valido aiuto per ritrovare l’equilibrio tra forma e benessere, incidendo positivamente anche sull’umore.